Scritto da Filippo Gatti e Arianna Gaudio
Regia di Federico Vigorito
Con Arianna Gaudio
e le voci di: Carlo De Ruggieri, Claudio Morici, Daniele Parisi, Cristina Pellegrino, Valerio Aprea, Maurizio Lucà, Enrica Costantini, Beatrice Tomassetti, Simona Fasciolo.
Musiche: A. Vivaldi, F. Marchiori, E. Piaf, Nirvana.
VEN 9 Giugno H 21:00
necessaria prenotazione a info@lottounico.it
previsto contributo associativo a sostegno della serata
E se tu vincessi all’improvviso le elezioni politiche? Cosa diventeresti?
Viola Finimondi, giovane disoccupata romana, crea per scherzo un movimento politico chiamato “Vota Kurt Cobain!”. A sua insaputa il movimento viene realmente presentato alle elezioni da un personaggio misterioso.
Con il 37% dei consensi “Vota Kurt Cobain!” diventa all’improvviso il primo partito d’Italia.
La storia, allo stesso tempo fantastica e verosimile, racconta il risveglio di una persona comune nella propria casa che si ritrova ad avere in mano, dal giorno alla notte, il destino del paese.
Lo spettacolo è una riflessione sullo stato delle cose del mondo in cui viviamo, attraverso il linguaggio umoristico e civile, tipico del teatro popolare italiano.
Lo spazio scenico è essenziale. Una sedia, un tavolo e quegli elementi che mettono in contatto ciascuno di noi con il mondo esterno: un vecchio telefono fisso, uno smartphone, un computer portatile.
Durante lo spettacolo il monologo della protagonista è interrotto da interventi di alcuni personaggi di cui possiamo ascoltare solo le voci. Il monologo aspira a
mettere lo spettatore nella posizione di ricordare il proprio punto di vista attraverso l’esperienza della protagonista.
Una specie di piccola bussola che prova a rimettere in ordine alcuni elementi di pensiero collettivo e riportarci al punto di partenza.
Quello che ogni mattina ognuno di noi deve affrontare prima di iniziare a vivere le proprie scelte.
“Quindi questa cosa non è un incubo… Non sono impazzita… Ho realmente vinto le elezioni?!? Ma Cinzia… Io non lo so se adesso di punto in bianco a me mi va di governare il paese…”